Sotto l'albero d'olivo nodoso e storto all'angolo della casa del custode della tonnara, in una notte di luna piena, Nicola e sua moglie trovarono un fagotto, e nel fagotto una neonata con gli occhi aperti. Non chiudeva gli occhi, e non piangeva; guardava il custode e sua moglie con un'espressione adulta e seria, quasi volesse studiare visi e mosse, prima di giudicare. I suoi capelli chiari erano ricci, come acconciati col ferro caldo, ed erano anch'essi adulti, rigogliosi. La portarono dentro casa, e la bimba accettò con serena condiscendenza il calore e gli indumenti asciutti che la moglie del custode le offriva. Donna Marastella, a sua volta, accolse senza sorpresa né stupore quel ritrovamento; piuttosto si sentiva al contempo sollevata e grata al cielo per quella maternità che era arrivata di notte, dopo anni di grembo sterile e di lacrime ingoiate insieme ai rimedi casalinghi e alle preghiere a Sant'Antonino, lui che libera il mare dai pesci cattiv
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